mercoledì 27 giugno 2012

Il vera sofferenza

Ho desiderato per tanto tempo di poter lavorare sentirmi soddisfatta e gratificata ma non pensavo che questo mi portava a vedere la vera sofferenza ... sto vedendo una donna spegnersi giorno per giorno accanto a se il suo bimbo di 4 anni che tenta si alleviare i dolori allucinanti che ha la sua mammina ,gli massaggia la schiena e gli da tanti bacini e la mamma con le lacrime agli occhi gli sussurra di non dimenticare mai che lui è il suo cucciolo ... è straziante vederli oggi e sapere che tra chissà quanto tempo il suo bimbo potrà soffrire per la mancanza della sua mamma , mi sento impotente quando lei mi dice che non ce la fa più io abbasso il capo e non posso far altro che dirgli hai ragione ...spero che il Signore non la faccia più soffrire :( 

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Scialpi

Sorriso

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amore mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchina
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
Pablo Neruda