martedì 26 aprile 2011

Pastiera di grano
Ingredienti:
500 gr. di ricotta 
500 gr. di zucchero
500 gr. di latte 
500 gr.di grano cotto
10 uova intere
1 acqua di mille fiori
2 bustine di vanillina
un po' di cannella
1 cucchiaio di strutto
liquore q.b

Crema pasticcera Facoltativa
500 gr. di latte
250 gr.di zucchero
100 gr. di farina
2 tuorli d'uovo ,se le uova sono piccole 3
1 buccia di limone che andrete a togliere dopo la cottura
1 bustina di vanillina

Pasta frolla
4 uova
2 cicchiai di strutto
2 cucchiai di zucchero
Farina q.b
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Procedimento:



Unire ricotta e zucchero lasciare riposare per qualche ora ,per poi ridurlo in crema aiutandosi con uno sbattitore elettrico.

Mettere in un tegame il grano,latte e 1 cucchiaio di strutto ,far cuocere a fiamma bassa fino a sciogliersi il tutto risultando più cremoso,circa 3 minuti dal bollore.
                                                      


                Facoltativa
Preparare la crema pasticcera unendo tutti gli ingredienti e poi addensarla a fuoco basso sempre mescolando con la dose che vi ho dato non mettetela tutta . Se decidete di mettere la crema ,nel grano mettete meno latte invece di 500 ne mettete 350.
Impastare la pasta frolla ottenendo un impasto morbido ed elastico ,avvolgete in pellicola trasparente e farlo riposare in frigo per una  mezz'oretta 




In una ciotola mettere ,uova,cannella,acqua di mille fiori ,liquore ,aggiungere il grano che precedentemente abbiamo cotto e fatto raffreddare,crema pasticcera e ricotta ...mescoliamo il tutto e il composto interno è pronto.

Ora stendiamo la pasta molto sottile e rivestiamo la teglia che abbiamo precedentemente imburrato e infarinato ,si può usare anche lo strutto che abbiamo già a portata di mano.
Riempiamo le teglie con il preparato fino a pochi pochi millimetri dal bordo 


Prepariamo un altro disco sottile e ricaviamo delle strisce che andremo a posizionare sopra alla nostra pastiera .Cuocere a 180° in forno per circa un ora .
Se noterete che si gonfia durante la cottura non preoccupatevi che si assesta appena la cacciate dal forno e si inizia a raffreddare. 
Questo è il risultato finale





















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Scialpi

Sorriso

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amore mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchina
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
Pablo Neruda