sabato 1 settembre 2012

Pasta con la zucca


Ingredienti per 3 persone:
- 300 gr di pasta (ditalini, calamarata o altro formato di gradimento)
- 300 gr di zucca
- 1 cipollotto
- pancetta
- rosmarino
- olio
- peperoncino
Preparazione:
Tritare la cipolla. In una padella con un po’ d’olio mettete a soffriggere la cipolla la pancetta tagliata a listarelle e un po’ di rosmarino
Aggiungere un po’ d’acqua per far appassiore senza bruciare la cipolla. Quando la cipolla è ben appassita, alzate un po’ la fiamma e fate rosolare leggermente.
Aggiungete il peperoncino(se vi piace) e la zucca lavata e tagliata a pezzetti, coprite con un coperchio e fate cuocere
Quando la zucca è cotta, schiacciatene una parte con la forchetta in modo da creare una crema che vada a legarsi con la pasta
Nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolate e versate nella padella
Saltare in padella e mescolare bene
Impiattare e servire guarnendo con un po’ di rosmarino
Se di gradimento, spolverizzate con parmigiano grattugiato


1 commento:

  1. cercavo un modo diverso per fare la pasta con la zucca ho trovato questa ricetta devo dire che mi è piaciuta

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Scialpi

Sorriso

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amore mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchina
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
Pablo Neruda